Chi sono

autoritratto


Davide Albanese



La pittura mi accompagna ormai da molti anni. 
Da ragazzo passavo molte ore disegnando, non credevo di fare nulla di speciale. Continuo ancora a pensarla cosi, ma adesso la pittura è diventata una necessità.
La mia formazione è da considerare autodidatta almeno fino al ’93. Anno in cui sono diventato allievo di Rose Maria Rizzo, esponente della nuova maniera italiana. Le opere di gusto mitologico, ispirate alle "metamorfosi" di Ovidio, sono di questo periodo. Alcune di esse esposte tra il ‘96 e il ‘97, presso il circolo Velico di Gaeta e il teatro Ghione di Roma. Il continuo studio mi ha portato ad un nuovo cromatismo è il quadro “Amor Sacro e Amor Profano” ne è il manifesto. Nel corso di oltre un decennio, ho esposto le mie opere sia con la scuola della Rizzo, sia in altri ambienti artistici. Come il gruppo dei pittori di Via Veneto. Di recente i miei orizzonti si sono ampliati, esprimendomi anche su temi sacri e dedicandomi allo studio della natura, con la produzione di alcune opere di gusto paesaggistico.